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Scontro Renzi – M5S: pagine Facebook e fake news

Il segretario del PD Matteo Renzi ha recentemente denunciato il network del Movimento 5 Stelle accusandolo di diffondere fake news che sarebbero controproducenti per le prossime elezioni. Le pagine incriminate sarebbero in particolare 2 sul famoso social network Facebook e conterebbero rispettivamente 20.000 e 90.000 iscritti. Numeri troppo esigui per determinare -come invece sostiene il PD- il successo del network penta stellato.

I grillini hanno risposto alle accuse con un post sul loro blog in cui si asserisce che quello dei 5 stelle è “un network enorme che ha più di dieci milioni di like e raggiunge ogni giorno milioni di italiani nella massima trasparenza ed è composto da persone fisiche facilmente rintracciabili e pubbliche. I giornali e i telegiornali, su input del Pd, parlano da giorni di due pagine Facebook, che non sono assolutamente riconducibili alla comunicazione ufficiale del Movimento 5 Stelle e gestite da uno talmente grillino che ha gestito anche dei siti della Lega per soldi”.

L’articolo rincara la dose contro le calunnie del PD relative alle fake news soffermandosi sui numeri presentati dall’ ex capo del governo, davvero troppo esigui se paragonati ai milioni di utenti che seguono e partecipano attivamente alla rete di comunicazione grillina. Si può inoltre leggere come tutti i comunicati e le notizie diffuse in rete sotto il marchio M5S siano supervisionate e gestite da un portavoce, rintracciabile e trasparente.

Insomma una garanzia di qualità sulla quale i 5 stelle puntano da sempre. Sulla questione è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini che ha così sottolineato il suo disappunto per i commenti di Renzi: “Per me siamo alla follia: che il segretario del partito al governo in Italia si preoccupi di curiosare su Fb o Twitter è da ricovero. Le vere bufale le abbiamo al governo”, afferma. “Noi non abbiamo guadagno una lira mentre loro già occupano giornali, radio e tv. Le bufale in Italia vengono propagandate col megafono del governo da tutti i tg e poi vogliono imbavagliare la rete? Ma siamo seri! Il segretario del Pd dovrebbe preoccuparsi di pensioni, lavoro sicurezza e giustizia”.

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