Nuova legge elettorale, alcuni rivogliono il Mattarellum

Dopo la sconfitta del Si all’ultimo referendum popolare, l’Italia si è ritrovata nuovamente senza governo ed il presidente Mattarella ha quindi affidato l’incarico provvisorio a Gentiloni. Questo terremoto politico ha fatto esprimere a tutte le forze in campo la volontà di andare il più presto possibile alle elezioni per garantire ai cittadini un governo effettivamente eletto dal popolo dopo ben 4 governi tecnici. Ma qui casca l’asino perché, come da buona tradizione italiana, si è cominciato a discutere sulla legge elettorale, già contestata dai più, che dovrebbe essere riscritta.

L’ Italicum attualmente in vigore per l’elezione della Camera ed il Consultellum per quella del Senato, non soddisfano i partiti poiché queste due leggi non consentirebbero la governabilità del Paese vista la differente natura da cui esse derivano. Quel che è certo è che l’ Italia non può permettersi ulteriore instabilità politica ed è fondamentale trovare un accordo al più presto che metta d’accordo tutti.

A tal proposito qualcuno ha proposto l’idea di reintrodurre il Mattarellum,  la legge elettorale in vigore prima delle due attuali e redatta nel 1993 dall’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa legge, rimasta in vigore per ben 12 anni, si proponeva l’obiettivo di accontentare un po’ tutte le fazioni, semplificando al contempo lo scenario politico italiano, facendo scomparire i partiti più piccoli ed offrendo così una stabilità di governo più solida.

Essendo però basato su enormi coalizioni di partiti, il difetto è stato chiaro fin da subito ed è ciò che ha portato alla sostituzione della legge dopo 4 governi caduti per le medesime ragioni, le lotte interne. Ciò nonostante per mettere una pezza all’attuale disastrosa situazione del Paese, alcuni schieramenti fra cui anche la Lega, si sono dette propense alla reintroduzione del Mattarellum, mentre altri partiti hanno detto un tassativo No, proprio a causa dei trascorsi storici.

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